Scuola di Incenso (parte sette). Sandracca, Mastice di Chio, Ginepro, Cipresso Nero

martedì 5 gennaio 2021

Leggi anche la I^ II^ III^ IV^ V^ e VI^ parte

Fin ora vi ho parlato di resine seguendo certi criteri: 
-o
perché appartenenti alle stesse grandi famiglie botaniche; 
-o
sono quelle che citiamo ad Unguentorum perché è giusto che in Accademia si seguano delle linee guida di base per poi far in modo che ognuno possa sviluppare i propri interessi; 
-o perché sono molto importanti in magia/stregoneria.
O
ggi voglio scendere più nel personale e parlarvi delle resine che piacciono a me, così, perché hanno un buon profumo, o perché le ho trovate molto utili nella mia piccola pratica stregonica (sono la Strega dei Tuberi ^_^).
Chi ha letto tutti gli articoli di questo studio, ormai avrà capito che due delle mie preferite sono il Dammar e l’Elemi,
di cui ho scritto a profusione.
Oggi aggiungo la Sandracca, il Mastice di Chio, il Ginepro e il Cipresso Nero.

La Sandracca è la resina del Ginepro Articolato (Tetraclinis Articulata) una piccola conifera sempreverde della famiglia delle Cupressaceae originaria della fascia mediterranea occidentale (Malta, Tunisia, Algeria, Marocco e Spagna), con clima subtropicale caldo e secco.

Il colore della S. varia dal giallo limone all’ambra al rossiccio, ma è sempre di aspetto vetroso.
In passato, in nord Africa e Arabia veniva apprezzata per le sua proprietà medicinali in particolare, utilizzata in fumigazioni serali per favorire il sonno.
Un pizzico di S. da sola sulla pastiglia di carbone, ha azione chiarificante, rinvigorisce e purifica l’aria pesante presente negli ambienti chiusi.
Per quanto mi riguarda la trovo adorabilmente profumata.

Il consiglio della strega Sarina: per aumentare il suo potere sull’ambiente unite in parti uguali, benzoino, coriandolo e mastice ^_^

Il Mastice di Chio
(o di Chios, spesso denominato semplicemente Mastice o Lentisco), è la resina trasparente del Lentisco (Pistacia Lentiscus), un arbusto sempreverde diffuso in tutto il bacino mediterraneo, nelle regioni costiere, in pianura e in bassa collina, in Italia è presente in Liguria e al sud sulla costa adriatica.

Il MdC nella storia ha avuto diversi utilizzi, come gomma da masticare e per le su proprietà curative, sciolta nella trementina si usa come vernice artistica.

Sull’ isola greca di Chio che è il luogo di produzione della resina di maggior pregio viene preparato un liquore aromatico con funzioni digestive, nonché un dolce caramelloso
Nell’ antico Egitto, dove si importava il M. dalla Grecia e lo si usava per la mummificazione, il M. veniva definito “il profumo gradito agli Dei”.

Sono affezionata al M. perché pare fosse uno degli ingredienti del Kyphi una miscela di incenso egizio in cui mi sono cimentata tempo fa e di cui parleremo (Maestro, aspetto con ansia la tua ricetta, quando avrai perfezionato quella del minestrone! ^______^)

In magia, il M. emana un profumo etereo che pulisce, rischiara la mente e dona vivacità interiore, si presta alla contemplazione e alla meditazione; le fumigazioni con il M. conferiscono facoltà chiaroveggenti perché potenziano l'intuito e favoriscono le visioni.

Nella mia piccola pratica stregonica, solitamente non mi rivolgo a divinità particolari, considerando la Natura una divinità unica, ma ci sono alcune rare volte in cui sento il bisogno di una mano sulla spalla, così, chiudo gli occhi e immagino che il fumo del M. arrivi fino alla Dea e il suo profumo mi aiuta a guardare in alto e trasmette una sensazione di luce.

Vorrei finire questa carrellata di
fantastiche creature, alberi resinosi con due alberi poco resinosi. ^___^
Il Cipresso Nero (Cupressus serpervirens) e il Ginepro (Juniperus communis) non hanno molto in comune con questo studio sulle resine ma sono due dei miei alberi preferiti. Come la Sandracca, sono della famiglia del
le Cupressaceae.

  
Il Cipresso con le galbule e il Ginepro con le bacche.

La scarsa resina del Cipresso, ne rende incorruttibile il legno, ma lo intride di una profumo balsamico paradisiaco.
È possibile fumigare il legno, gli aghi e le galbule (i frutti) quando diventano legnose, il profumo, balsamico e acuto, aiuta a superare i lutti e a gli ostacoli che si incontrano nella vita.
Anche il Ginepro produce quantità esigue di resina (profumatissima!), ma di esso si possono fumigare anche il legno, gli aghi e soprattutto le bacche. In un vecchio manuale di erboristeria, ho letto le parole di qualche monaco erborista ubriacone che diceva: “Dove c’è odore di Ginepro, non sosta il demonio”.
Per quanto riguarda la fumigazione di questi due alberi, non posso parlarvi di grandi poteri magici, ma non c’è niente che aiuti il momento della divinazione, come avvolgere la stanza di questi profumi, perché potenziano la nostra capacità di concentrazione.
Una cosa bella che ho sentito è “Del Ginepro, ciò che non si fumiga si beve!” (Riferendosi al Gin, a vini e liquori aromatici e alla grappa al Ginepro).

Il consiglio della strega Sarina
, ricetta per la divinazione: bacche di ginepro con resina di abete rosso e sandracca in parti uguali, oppure, sempre in parti uguali, salvia e ginepro insieme.

Soffro fisicamente all'idea che gli alberi si abbattano senza pensarci un attimo, così, solo per profitto. Ma è colpa degli alberi, perché non trasmettono il segnale wi-fi, altrimenti ne pianteremmo ovunque, peccato che producano solo l'ossigeno che ci permette di respirare.
Nel mio mondo ideale, invece che sette miliardi e mezzo di stronzi, sul pianeta ci sarebbero sette miliardi e mezzo di alberi in più.
In futuro potrebbe venirmi in mente qualche altra bella resina di cui parlare, mi riservo di farlo, anche su suggerimento.
Ci vediamo alla prossima con un po' di pratica con gli incensi.
Sara

Leggi anche la parte VIII

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