Scuola di Incenso (parte terza). Storace e Benzoino

domenica 13 dicembre 2020

Prima di continuare il mio appassionato viaggio nel fantastico mondo delle resine per fumigazioni, volevo avvisare che l’Accademia delle ArtiMagiche di Torino ha deciso che questo mio studio sulle resine, diventerà una serata libera, gratuita e aperta a tutti, che si svolgerà in diretta Facebook, sulla pagina dell'Accademia, una sera dopo cena dopo il 10 Gennaio (appena possibile ci sarà la data precisa.)
Sono contenta ed emozionata e non vedo l’ora di sapere se come me ci saranno
altri pazzi interessati a questo argomento
.
Leggi la PRIMA e la SECONDA parte

Proseguendo con la mia ricerca, dopo le Burseraceae, e avendone accennato, ero passata al mio amato Dammar, qui però, mi preme parlare prima di Storace e Benzoino perché, nell’ambiente esoterico degli ultimi due decenni, queste due resine rappresentano il secondo gradino di consapevolezza di chi si avvicina a queste pratiche.
Un altro motivo è il fatto che parlandone e leggendone i nomi botanici, spesso si pensa che il nome botanico del Benzoino di Sumatra, Styrax Benzoin, sia stato in qualche momento della storia
e in qualche modo scambiato con il Balsamo di Storace (che è la dicitura esatta dello Storace, poi vi dirò il perché), il cui nome botanico è Liquidambar Stiraciflua. In realtà sono due famiglie botaniche ben distinte.

Fai clic sull'immagine per ingrandirla. (Si tratta di totale farina del mio sacco, quindi se sei una persona onesta, per favore, non riprodurla)

Le Altingiaceae sono un piccola famiglia di piante che comprende le specie Liquidambar Stiraciflua e Liquidambar Orientalis (del genere Liquidambar). Il nome di questo genere di piante, fu dato per la prima volta da Linneo nel 1753 ed è composta dal latino “liquidus”, fluido, e dall'arabo “ambar”, ambra, in allusione alla gomma fragrante che trasuda dall'albero. Il suo epiteto specifico "stiraciflua", significa "che scorre con lo storace"

Da queste piante si ricava (in modo un po’ cruento a dire il vero ç_ç) un’oleoresina fluida di colore chiaro che viene raccolta in sacche (come il Sangue di Drago) e che a contatto con l’aria, diventa giallo-bruna, questa si sottopone a cottura in acqua per togliere le impurità e quindi filtrata. Anche la corteccia viene raccolta, mondata, cotta e pressata, quindi resina e corteccia vengono mischiate per ottenere il balsamo dall'aspetto di torba nera, morbido e profumatissimo.

La famiglia delle Styracaceae invece comprende tre generi:
-
lo Storace (Styrax Officinalis), unica specie diffusa in Europa, pianta dai bei fiori bianchi, bottinata dalle api, NON resinosa;
-Il Benzoino di Sumatra (Styrax Benzoin)
specie adatta alle fumigazioni
;

-Il Benzoino del Siam (Styrax Tonkinensis) che nonostante “si dica” sia il più pregiato, gettato sul carboncino ha uno sgradevole odore di canotto bruciato.
Sciogliendo la resina in alta gradazione alcoolica, viene utilizzata come anti tarlo e in liuteria per dare lucentezza
.

Stavolta sono stata concisa, mi compiaccio.
Alla prossima con Opopanax, Assa Fetida, e Galbano.
Sara

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