Prima
di continuare il mio appassionato viaggio nel fantastico mondo delle
resine per fumigazioni, volevo avvisare che l’Accademia delle ArtiMagiche di Torino ha deciso che questo mio
studio sulle resine, diventerà una serata libera, gratuita e aperta
a tutti, che si svolgerà in diretta Facebook, sulla pagina dell'Accademia, una sera dopo cena dopo il
10 Gennaio (appena
possibile ci sarà la data precisa.)
Sono
contenta ed emozionata e non vedo l’ora di sapere se come me ci
saranno
altri pazzi interessati a questo argomento
.
Leggi la PRIMA e la SECONDA parte
Proseguendo
con la mia ricerca, dopo le
Burseraceae,
e
avendone accennato, ero
passata al mio amato Dammar, qui però, mi preme parlare prima di
Storace e Benzoino perché, nell’ambiente esoterico degli ultimi
due decenni, queste due resine rappresentano il secondo gradino di
consapevolezza di chi si avvicina a queste pratiche.
Un altro
motivo è il fatto che parlandone e leggendone i nomi botanici,
spesso si pensa che il nome botanico del Benzoino di Sumatra, Styrax
Benzoin, sia stato in qualche momento della storia e
in qualche modo scambiato con il Balsamo di Storace (che è la
dicitura esatta dello Storace, poi vi dirò il perché), il
cui nome botanico è Liquidambar Stiraciflua.
In
realtà sono due famiglie
botaniche ben distinte.
Le Altingiaceae sono un piccola famiglia di piante che comprende le specie Liquidambar Stiraciflua e Liquidambar Orientalis (del genere Liquidambar). Il nome di questo genere di piante, fu dato per la prima volta da Linneo nel 1753 ed è composta dal latino “liquidus”, fluido, e dall'arabo “ambar”, ambra, in allusione alla gomma fragrante che trasuda dall'albero. Il suo epiteto specifico "stiraciflua", significa "che scorre con lo storace"
Da queste piante si ricava (in modo un po’ cruento a dire il vero ç_ç) un’oleoresina fluida di colore chiaro che viene raccolta in sacche (come il Sangue di Drago) e che a contatto con l’aria, diventa giallo-bruna, questa si sottopone a cottura in acqua per togliere le impurità e quindi filtrata. Anche la corteccia viene raccolta, mondata, cotta e pressata, quindi resina e corteccia vengono mischiate per ottenere il balsamo dall'aspetto di torba nera, morbido e profumatissimo.
La
famiglia
delle Styracaceae invece comprende
tre
generi:
-lo
Storace
(Styrax
Officinalis),
unica specie
diffusa
in Europa, pianta
dai
bei fiori bianchi, bottinata dalle api, NON
resinosa;
-Il Benzoino di Sumatra (Styrax Benzoin) specie
adatta alle fumigazioni;
-Il
Benzoino del Siam (Styrax Tonkinensis) che nonostante
“si dica”
sia il più pregiato, gettato
sul carboncino ha
uno
sgradevole odore di canotto bruciato.
Sciogliendo
la resina in alta gradazione alcoolica, viene utilizzata
come anti tarlo e in liuteria per dare lucentezza.
Stavolta
sono
stata concisa, mi compiaccio.
Alla
prossima con Opopanax, Assa Fetida, e Galbano.
Sara
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