Martedì 12 Aprile 2022 sole caldino
Ascolto: L. Einaudi Le Onde

Da bambina, in casa l’ho sempre sentito chiamare “dent ad cân” (dente di cane) e si conosceva solo per tre motivi, uno perché la nonna coglieva le giovani foglioline fresche in campagna e ci faceva un’insalata amarissima che piaceva solo ai grandi (ovviamente), uno perché negli anni settanta il mio povero babbo se ne faceva fare una tisana in erboristeria per cercare di tenere sotto controllo i suoi problemi di salute, il terzo perché noi bambini lo chiamavamo “Soffione” e lo coglievamo per “soffiarlo via”.

Il Tarassaco (Taraxacum officinale) la cui peculiarità è quella di tingere i campi (e non solo quelli) di giallo come messaggero della primavera, in realtà possiede virtù medicamentose note fin dall'antichità e sfruttate con l'utilizzo delle sue radici e foglie.
Presenta una radice a fittone, che come quella della cicoria, tostata e macinata può diventare un sostituto del caffè.
Ha funzione botanica importante perché usa le
sue radici per allentare il terreno dove è troppo compatto, o cresce dove è troppo acido, o dove c’è troppo poco calcio.
Solitamente forma una rosetta basale di foglie
e anche questa è da osservare: se le foglie sono basse vicino al terreno, il ciclo vitale della pianta è all’inizio, quando tutte le foglie si alzano, la pianta sta per terminare il suo ciclo vitale.
È ricco di polline e nettare quindi mellifero e bottinato dalle api.

Il Tarassaco in magia
Per la sua forma e il su
o colore giallo, possiamo generalmente legarlo al sole, ma su un libro alchemico molto vecchio, ho trovato che il T. veniva considerato una pianta infera legata alla dea Ecate, adatto nei rituali di magia liminale quindi, quando è necessario agire o “camminare fra i mondi”.
Il sostituto del caffè di cui sopra, potenzia i poteri psichici; oggi si trova con un po’ di ricerca al supermercato o in rete, ma si può fare facilmente dissotterrando qualche grossa radice, si lava bene sotto l’acqua con uno spazzolino, si spelacchia con un pelapatate, si taglia a pezzettini e si mette in forno a 250° per due ore rigirando ogni tanto. Quando si sono scuriti e ridotti di volume, si lasciano raffreddare, si macinano e la polvere si può mettere nella moka o in infusione come il tè.
Il fumo che sale dallo stesso infuso, bollente, è in grado di richiamare gli spiriti.
Il T. fumigato come incenso, è adatto per purificare gli strumenti di divinazione.
 

I fiori si aprono appena sorge il sole e si chiudono al tramonto per questo motivo, in antichità, si pensava che il T. fosse nato dalla polvere sollevata dal carro di Elio, il Dio Sole mentre cammina intorno alla Terra.
Portare con se il fiore del T.
rende ben accetti a tutte le persone, fa notare le proprie qualità, quindi potrebbe essere perfetto quando si va ad un colloquio di lavoro.
Prendendo un soffione e soffiando via i semi è possibile mandare un messaggio a persone lontane o a chi non c’è più.
Ci si possono fare delle coroncine per l’Equinozio di Primavera, praticare con il T. per fare filtri depurativi, pozioni per ritrovare la gioia di vivere, depurarsi dai cattivi pensieri.

2 ricette per incenso al Tarassaco

Ricetta n° 1
1 parte di mirra
7 capolini di Tarassaco
1
parte di figlie di Basilico
1 parte di semi di aneto
Qualche goccia di olio essenziale di camomilla

Ricetta n°2
1 parte di Olibano
7 capolini di Tarassaco
1 parte di foglie di Salvia
1 parte di legno di Cannella
Un goccio di olio di girasole


E a voi piace il Tarassaco?
S.

Le piante di oggi: il Tarassaco

martedì 12 aprile 2022

Lunedì 11 Aprile 2022 sole fresco
Ascolto Tchaikovsky - 1812 Overture

Rispunto fuori come un fungo dopo la pioggia anche se sono mesi che non piove e ahimè, come un treno in corsa, andiamo incontro alla stagione chiamata “testa e mutande bagnate di sudore h24” di cui abbiamo già avuto un assaggio seppur piccolo.

Oltre a non aver niente di concreto da incidere a fuoco nella storia dei blog su internet e/o al non avere voglia di farlo, ci si mette il fatto che il sistema di sicurezza di Vodafone, considera tutti i blog su blogspot siti pericolosi e quindi li blocca.
Per accedere devo scollegarmi dal router di casa e usare il telefono come hotspot cosa che vi raccomando…
Se avessi intenzione di continuare quest’esperienza dovrei prendere in considerazione di trasferirmi ancora, ma farlo con le mie scarse capacità è un lavoraccio; potrei rimandare a quando sarò chiusa in casa sotto al condizionatore.

Per questione di turni non ho potuto festeggiare l’Equinozio di Primavera all’Accademia, quindi l’ho trascorso completamente immersa nel mio orticello magico.
L’anno scorso, alla fine della stagione avevo pensato di lasciarlo riposare per un anno, invece a febbraio già contavo i giorni per andare al vivaio e riempire l’auto di piantine nuove.
La grossa novità è che dopo otto anni ho fatto potare il mio grosso albicocco, non ne sono affatto contenta ma capisco che andava fatto per dargli forza e salute.
E stato letteralmente MASSACRATO, ma lui poverino che è fortissimo, ha b
uttato migliaia di germogli nuovi anche sul legno!!!
Sono sicura che tornerà folto come prima e al prossimo che insisterà continuamente che devo farlo potare, verrà “gentilmente” consigliato di farsi gli affari suoi.

Ho salvato la legna tagliata per il camino, è accatastata ad asciugare per tutta l’estate e con tutto il tagliato da portar via, dopo averli ringraziati per aver donato la loro energia e le loro proprietà ed aver fatto offerte di semi se ne sono andati anche la vecchia rosa che non fioriva più, l'enorme rosmarino a cui seccava un ramo al giorno e le piante che l’anno scorso hanno patito per la siccità e questo è il risultato:

Praticamente non c’era più niente e abituata al vedere il prato bello cespuglioso, così mi ha fatto un po’ impressione.
Comunque è stato tutto sostituito e forse ho anche un po’ esagerato, ora è così:

Adesso si nota poco perché ciò che ho piantata si confonde con le erbe spontanee primaverili, ma fra un mese sarà tutto più rigoglioso e definito.
Loro non lo sanno ancora, ma da giugno a ottobre una parte di queste creature meravigliose
verrà utilizzata fresca per oleoliti, unguenti, tisane, decotti, pozioni e rimedi vari, una parte, secca, finirà in fascette da fumigare, in coni e stick di incenso e in barattolo, per servire nel tempo.

Nella scelta delle piante da coltivare devo tener conto di diversi fattori: si tratta di un terreno povero, ricavato da un tratto di cortile ghiaioso, esposto a sud-sudovest, quindi ci picchia il sole dalle nove di mattina alle sette di sera, non ultimo, il fatto che non piove più.
Solitamente coltivo una ventina di erbe, quest’anno siccome avevo deciso di far riposare il terreno ne ho ben trenta:

Maggiorana (Origanum majorana)
Melissa (Melissa Officinalis)
Borragine (Borago Officinalis)
Basilico (Ocimum Basilicum)
Cicoria (Chicorium Intybus)
Altea (Althaea Officinalis)
Erba Luisa (Aloysia Citriodora)
Assenzio Maggiore (Artemia Absinthium)
Aglio (Allium Sativum)
Narciso (Narcissus)
Iris
Elicriso Italico (Helichrysum Italicum)
Rosa Canina (var. Rugosa Rubra)
Salvia (Salvia Officinalis)
Issopo (Hyssopus Officinalis)
Lavanda (Lavandula Angustifolia)
Ruta (Ruta Graveolens)
Rosmarino (Rosmarinu
Crisantemo (Chrysanthemum)
Elleboro nero (Elleborus Niger)
Malva (Malva Sylvestris)
Fiore di Carta (Helichrysum Bracteatum)
Menta (Mentha Officinalis)
Mirtilli (Vaccinium Corymbosum)
Garofano (Dianthus)
Verbena (Verbena Officinalis)
Iperico (Hypericum perforatum)
Erba Gatta (Nepeta Cataria)
Alloro (Laurus Nobilis)
Calendula
(Calendula Officinalis)

più ciò che nasce spontaneo come Tarassaco, Violette, Margheritine ecc. che mi guardo bene dall’estirpare.

Seguiranno aggiornamenti che più che agli altri, servono a me per ricordarmi di questi anni, fare confronti e imparare dell’esperienza.
Ho anche registrato dei piccoli video su come uso queste erbe e come le trasformo nella mia pratica stregonica, sono bruttini perché non sono capace di farli, quindi non sono pubblici, creati esclusivamente per la pratica in Accademia, però se qualcuno degli iscritti fosse interessato a qualcosa in particolare, posso mandare il link in privato, essendo il mio unico interesse, quello della divulgazione.

Non vedo l’ora che sia Calendimaggio per rivedere gli amici dell’Accad
emia e celebrare di nuovo insieme!
A presto!
S.

Di orto magico e vita varia

lunedì 11 aprile 2022