Non
si sa come ma siamo già a metà di Maggio, il tempo scivola via.
C’è
ancora un tempo gradevole, ma non posso non pensare che il caldo
estivo è qui vicino con il dito medio alzato.
Solo per
ricordarlo rileggendolo un giorno, quando questo strano anno sarà
solo un brutto ricordo, scrivo che i contagi sono in calo e le
vaccinazioni corrono; l’estate trascorrerà come lo scorso anno con
una certa, timida speranza;
vedremo in autunno se le vaccinazioni avranno dato l’esito
sperato.
Ma
parliamo di erbe perché alla nostra altitudine, campi, cigli e
fossi, sono pieni zeppi di Sambuco che
si fa notare molto bene con i suoi fiorelloni bianco panna fatti a
ombrellino.
LE
PIANTE DI OGGI
Sambuco (Sambucus Nigra)
Il Sambuco in questi giorni si sta facendo
notare prepotentemente dappertutto: solo nella mia stradina che
costeggia la ferrovia, ce ne sono due, poi
uno
all’ingresso del cimitero, uno sul ponte della ferrovia e altri due
alla fine della strada, uno a destra e uno a sinistra.
È impossibile
non notarli, sono grossi cespugli con fogliolone verde scuro e questi
fiorellini bianco panna che tutti insieme formano un ombrellino.
Hanno
un odore caratteristico per me non gradevolissimo.
Il S. ha
diverse proprietà curative e viene usato anche per farne tisane,
un’aceto e uno sciroppo estivo.
Per quanto ci riguarda, il S.
è una delle piante più magiche che esistano.
Vi esorto ad andare a cercare le leggende sul Sambuco e ad aprire un erbario magico per rendervi conto della quantità di poteri di questa pianta.
Come sempre, io vi propino la mia piccola esperienza.
In fitoterapia, il S, è diuretico (e non solo), quindi in magia, agisce su coloro che trattengono il proprio dolore, che non lo esprimono completamente (e, in situazione di salute, hanno gambe, mani e viso gonfi). La pianta ci accompagna nel percorso di comprensione ed elaborazione dei traumi e dei dolori.
Le foglie, accartocciate mischiate con olio di lino e bruciate, emanano fumi in grado di risucchiare le energie degli sfortunati che li inspirano.
Il S. può costringere un mago malvagio a sciogliere qualsiasi maleficio contro una persona. Coltivato in giardino protegge dai fulmini e dai furti.
Dal legno, si ricava un flauto per chiamare le fate, è la pianta per eccellenza per comunicare con il piccolo popolo, operazione da eseguire a mezzanotte, in un luogo deserto.
Sempre dal legno si ricavano potenti bacchette magiche.
Insieme a Sorbo, Quercia, Salice, Nocciolo, Betulla, Biancospino, Tasso e Ginepro, è uno dei nove alberi sacri nella tradizione Druidica.
Si usa per "particolari" tipi di divinazione.
Nelle tradizioni sciamaniche dell'Est Europa, è proibito bruciare il legno di Sambuco.
Il S. ha affinità con la calcopirite (e qui cominciamo anche a parlare di pietre ^_-)
In agosto/settembre le bacche sono mature, anche quelle si usano sia in cucina
che in fitoterapia, io ci faccio un favoloso inchiostro magico e non
vedo l'ora di farvelo vedere!!!
Ho
già raccolto un bel po' di fiori (se vedete una pazza con la
bicicletta, un sacchetto di juta e un forbicione ferma nei campi a
tagliare vegetali, sono io ^____^'
Nei
prossimi post, ci portiamo avanti con il Solstizio d’Estate perché
voglio parlarvi dell’Acqua di San Giovanni e della Barca di San
Pietro.
Vi ha incuriosito il Sambuco?
Sara