Leggi
anche la I^ II^ III^ e IV^ parte
Non avevo mai veramente preso in
considerazione il Copale prima di questa occasione di studio, ne
possedevo due qualità comprate moltissimi anni fa, una
delle
due sicuramente alla
Libreria Ecumenica che c’era nel mezzanino della metro San Babila a
Milano, l’altra.. non ricordo. Purtroppo all’epoca non fui
molto precisa, rovesciai le resine dalle bustine nei barattoli e ci
scrissi sopra “Copale” e basta, quindi
non saprò mai da quale albero di quale parte del mondo esse vengano,
sono
anche molto vecchie, e quindi credo praticamente inadatte alla
fumigazione.
In realtà non avrei dato molto peso al Copale,
se non
fosse che studiando una
delle mie resine preferite e cioè il Dammar (ne parlo sempre, lo
so), lo trovo imparentato sia con l’Elemi che con il
Copale e anzi spesso, la
stessa resina di una specie botanica
a volte viene chiamata Dammar, a volte Copale.
Anche qui ho
tentato di fare un po’ d’ordine anche se alla fine di questo
studio, ho capito che classificare ESATTAMENTE i nomi botanici di
queste piante resinose ed associare ad essi le rispettive resine con
i loro molteplici nomi, è praticamente impossibile (almeno per
me).
Ma via con la prima "diapositiva" ^_^
Fai
clic sull’immagine per ingrandirla. Si tratta di totale farina del
mio sacco, quindi se sei onesto, non riprodurla (Il nome esatto è DIPTEROCARPACEAE, manca una "A")
Il primo D. che ho avuto a casa (che ho ancora ma che è talmente vecchio che gettato sul carbone, non fuma più, annerisce e basta), proveniente da Shorea Selanica, si presenta come scaglie bianchissime, praticamente trasparenti, di consistenza vetrosa.
In seguito ho avuto la possibilità di provare il Sal (Shorea Robusta) di consistenza completamente diversa, resinosa, più simile al Benzoino di Sumatra..
Le
prime notizie botaniche che lessi a proposito, dicevano che il D.
viene
dalla
famiglia
delle Dipterocarpaceae,
del genere
Shorea (specie
Robusta
e
Selanica)
e genere
Hopea.
Spesso ci si imbatte nella dicitura “Shorea Wiesnerii”, essa si trova elencata in molti siti web
come un’importante fonte di Dammar, tuttavia, questo sembra essere
un nome commerciale o un sinonimo.
Con
la dicitura Hopea, non si trova alcun riferimento a piante di questo
genere che producano D., ma basta usare il suo sinonimo
“Belanocarpus” che, con un po' di fatica, si incontra la specie
Heimii che a sua volta produce un D. di ottima qualità chiamato
Damar (con un m. sola) Penak.
La
specie Hypochra, che produce il D. Temak, di buona qualità, è,
insieme alla Shorea Selanica, in pericolo critico di estinzione.
Per
finire,
come
abbiamo già visto, il D. viene
prodotto anche dalla
specie
Canarium
strinctum delle
famiglia
Burseraceae.
Il
perché - a resine diverse di
alberi di famiglie botaniche diverse che crescono in due
angoli lontanissimi del globo, venga
dato lo stesso nome - non
mi fa dormire la
notte.
Il
punto è che in magia così come per fumigazione per scopo ricreativo, il
Dammar è poco conosciuto e
usato,
lo è di più come vernice di finitura per pittura artistica e
poi, come dicevo, molte di queste specie sono purtroppo in via
d’estinzione..
So
che ho detto che non avrei parlato di profumi, ma il D. nei miei recettori olfattivi è addirittura “evocativo”.
Per me ha un odore “fresco e salato”, lo so che salato non vuol
dire niente, ma è così che lo sento; avvolta nel suo fumo, a volte, mi fa
ricordare le cose che ho dimenticato, a volte le persone del passato e a volte mi provoca uno sfogo di emozioni, cosa che lascio che avvenga perché ne percepisco la "necessità"
Continuo anche se sono già abbastanza confusa, e sul mio cammino profumato trovo altre due famiglie botaniche
Di
questo ultimo schema vorrei far notare solo due cose: che due alberi
della stesso genere (Aghatis), producono uno il Dammar, l'altro il
Copale; e che la resina della specie Dammara viene chiamata sia
Dammar (Cat-Eye), sia Copale Scuro.
Per finire, recentemente è
apparso un articolo sull'American Botanical Journal, secondo cui, da
poco tempo si tende a considerare la specie
Agathis
Dammara, come l'unica vera fonte esclusiva del Dammar.
Ne
prendiamo atto.
Nei prossimi articoli, parleremo di
qualche resina per fumigazione svincolata dalle grandi famiglie
botaniche
(il Sangue di Drago, la Sandracca, il mastice di Chio), di libri,
faremo un po' di pratica e poi qualche ricetta.
Vi aspetto.
Sara
Leggi anche la parte sul Sangue di Drago
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