Ruota dell'anno. Ci dirigiamo verso Candelora e facciamo le candele

venerdì 1 gennaio 2021

Piccola pausa prima di continuare il mio adorato studio sugli incensi, ho un mare di nuove resine giunte da lontano alcune già provate e “imbarattolate”, altre arrivate ieri che non ho ancora avuto il tempo di tirare fuori dalle scatole e che non vedo l’ora di provare. Se registrare con il telefono non fosse sempre un’impresa titanica, potrei anche fare un video, magari ci provo.

Il duemila venti è finito, è volato via più velocemente degli altri anni, pensate solo che a fine febbraio è un anno che portiamo la mascherina.
Di solito non faccio bilanci dell’anno passato (ne buoni propositi per il futuro che puntualmente vengono disattesi), ma quest’anno è stato veramente orribile e questa situazione è davvero pesante.

Credetemi, il momento orribile che stiamo vivendo mi destabilizza completamente. Il Solstizio di Inverno che solitamente per noi è una festa meravigliosa in cui ci incontriamo e ci abbracciamo, in cui dividiamo il pasto e in cui magari ci scambiamo regalini fatti con le nostre abilità stregose è passato quasi completamente inosservato. Come si fa a pensare di giocherellare “alle energie del Solstizio, che sentiamo e che ci hanno spossato ma al contempo ci hanno dato un’energia nuova” (giuro, l’ho letto su Instagram). Non avete proprio nessun altro problema che giocherellare alle streghette coi tempi che corrono? La superficialità della gente mi disgusta.
Ma parliamo di vera stregoneria, è ora di ricominciare a muovere le manine e io mi consolo ricominciando i miei lavoretti stregosi stagionali.

Se fossimo in periodo normale a questo punto io e il Maghusello staremmo già organizzando il laboratorio delle candele che facciamo tutti gli anni in questo periodo, è un lavoro divertente, gli streghini dell’Accademia partecipano sempre volentieri, ci sporchiamo tutti di cera (e sporchiamo dappertutto) e ci divertiamo un mondo.
In questi anni, con un minimo di sacrificio del nostro tempo personale e famigliare (dovuto anche alle distanze in km!), abbiamo fatto in modo che questo tipo di laboratorio potessero diventare un’ abitudine che, per quanto mi riguarda, attendo con piacere
In questi giorni iniziamo a far candele è il momento giusto dell’anno. Il periodo andrà fino a Candelora (Imbolc 2/2), quando insieme alle candele solitamente (dopo questo anno orribile dobbiamo per forza usare il condizionale) presentiamo gli olii per la guarigione e i nuovi strumenti che ci serviranno sia nel sacro cerchio che semplicemente nella pratica stregonesca di ogni giorno.

Abbiamo provato a far candele in ogni modo possibile e immaginabile, con paraffina e stearina, con la cera d’api, di soia, con stampini apposta o improvvisati con contenitori di ogni tipo, dallo scodellino dello yogurt ai pirottini per i dolci.
Poi, con gli anni, siamo arrivati alle candele ad immersione che sono le più versatili per tutti gli usi possibili, che siano candele da altare, candele da consacrare per i rituali o solo candeline per accendere le altre.
Qui c’è il video fatto l’anno scorso per l’Accademia quando eravamo all’inizio dell’anno e pensavo che avrei avuto davanti un anno per fare cose…

Per le candele rituali che usiamo durante le celebrazioni, o quelle che servono per scopi particolari, invece, tutto deve cominciare dalla consapevolezza dello scopo per cui compiamo una determinata azione.
Anche in questo caso, ci prenderemo tutto il tempo per compiere sin dall'inizio, gesti consapevoli e dedicati esclusivamente a quell'azione, e non pensando di dover uscire di corsa per 
fare la spesa, ma come dico sempre, con intento MEDITATIVO

Invece di comprare candele grosse, costose e puzzolenti, come potete vedere, chiunque può fare candele senza procurarsi grandi quantità di materiale, si può cominciare benissimo con stoppini di filo di cotone incerati passandoci su un pezzo di candela e fondendo a bagnomaria i rimasugli delle vecchie candele: lo facciamo sempre in Accademia e lo faccio anch'io a casa.

Un altro modo simpatico
per fare candele

Durante un discorso in Accademia, dicevo che nel periodo da “Inverno” a Candelora facciamo le candele che ci servono durante tutto l’anno e, a tal proposito, qualcuno mi ha chiesto se e come riuscissi a fare una tale previsione e cosa succede se poi durante l’anno serve una candela che non abbiamo.
Ho risposto con queste candeline “pret a porter” che 
certo, non è come avere una candela di cera vergine preparata nel periodo giusto, presentata, unta e consacrata per lo scopo, ma che si possono fare in qualsiasi momento dell'anno e che ci si può accontentare.

Ho messo qualche candelina a sciogliere sul fuoco in un padellotto (meglio farlo con la terracotta), in pochi minuti con la cera liquida, ho aggiunto erbe, fiori, bacche, olii e/o resine, quindi ho spento il fuoco e ho lasciato che la cera si ri-solidificasse. Non ho neanche dovuto spostarle, non ho rovesciato nemmeno una goccia di cera, non ho sporcato nemmeno la pentola.

Qui c'è il video di come ho fatto.

Con questo metodo abbiamo una candelina perfetta per scopi minori da fare facilmente e velocemente.

La soddisfazione che si prova a preparare da se il proprio materiale di supporto è ineguagliabile, per non parlare della differenza nei risultati.
È questo che amo fare: seguire madre natura, mettersi in accordo con i suoi tempi anche con lavori manuali che devono avere un criterio stagionale e ciclico durante l’anno.
Oggi mi fermo qui, un post breve per non stare senza scrivere ma anche non appesantire sempre tutti gli argomenti, ho un mucchio di resine nuove da farvi vedere. A presto.
Sara

2 commenti :

  1. Ciao Sarina, sono Elis ho letto tutti gli altri articoli da te scritti, ma non ne so assolutamente di resine e cere quindi inutile commentare. Per quanto riguarda questo periodo invernale, tanti auguri per i nuovi inizi. ��

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  2. Ciao Carissima, tante cose belle per il nuovo anno :***

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