Piccola
pausa prima di continuare il mio adorato studio sugli incensi, ho un
mare di nuove resine giunte da lontano alcune già provate e
“imbarattolate”, altre arrivate ieri che non ho ancora avuto il
tempo di tirare fuori dalle scatole e che non vedo l’ora di
provare. Se registrare con il telefono non fosse sempre un’impresa
titanica, potrei anche fare un video, magari ci provo.
Il
duemila venti è finito, è volato via più velocemente degli altri
anni, pensate solo che a fine febbraio è un anno che portiamo la
mascherina.
Di solito non faccio bilanci dell’anno passato (ne
buoni propositi per il futuro che puntualmente vengono disattesi), ma
quest’anno è stato veramente orribile e questa situazione è
davvero pesante.
Ma parliamo di vera stregoneria, è ora di ricominciare a muovere le manine e io mi consolo ricominciando i miei lavoretti stregosi stagionali.
Se
fossimo in periodo normale a questo punto io e il Maghusello staremmo
già organizzando il laboratorio delle candele che facciamo tutti gli
anni in questo periodo, è un lavoro divertente, gli streghini
dell’Accademia partecipano sempre volentieri, ci sporchiamo tutti
di cera (e
sporchiamo dappertutto) e ci divertiamo un mondo.
In
questi anni, con un minimo di sacrificio del nostro tempo personale e
famigliare (dovuto anche alle distanze in km!), abbiamo fatto in modo
che questo tipo di laboratorio potessero diventare un’ abitudine
che, per quanto mi riguarda, attendo con piacere
In questi giorni iniziamo a far candele è il momento giusto dell’anno. Il periodo andrà fino a Candelora (Imbolc 2/2), quando insieme alle candele solitamente (dopo questo anno orribile dobbiamo per forza usare il condizionale) presentiamo gli olii per la guarigione e i nuovi strumenti che ci serviranno sia nel sacro cerchio che semplicemente nella pratica stregonesca di ogni giorno.
Abbiamo
provato a far candele in ogni modo possibile e immaginabile, con
paraffina e stearina, con la cera d’api, di soia, con stampini
apposta o improvvisati con contenitori di ogni tipo, dallo scodellino
dello yogurt ai pirottini per i dolci.
Poi, con gli anni, siamo
arrivati alle candele ad immersione che sono le più versatili per
tutti gli usi possibili, che siano candele da altare, candele da
consacrare per i rituali o solo candeline per accendere le altre.
Qui
c’è il video fatto l’anno scorso per l’Accademia quando
eravamo all’inizio dell’anno e pensavo che avrei avuto davanti un
anno per fare cose…
Per le candele rituali che usiamo durante le celebrazioni, o quelle che servono per scopi particolari, invece, tutto deve cominciare dalla consapevolezza dello scopo per cui compiamo una determinata azione.
Anche in questo caso, ci prenderemo tutto il tempo per compiere sin dall'inizio, gesti consapevoli e dedicati esclusivamente a quell'azione, e non pensando di dover uscire di corsa per fare la spesa, ma come dico sempre, con intento MEDITATIVO
Invece di comprare candele grosse, costose e puzzolenti, come potete vedere, chiunque può fare candele senza procurarsi grandi quantità di materiale, si può cominciare benissimo con stoppini di filo di cotone incerati passandoci su un pezzo di candela e fondendo a bagnomaria i rimasugli delle vecchie candele: lo facciamo sempre in Accademia e lo faccio anch'io a casa.
Un
altro modo simpatico
per fare candele
Durante un discorso in Accademia, dicevo che nel periodo da “Inverno” a Candelora facciamo le candele che ci servono durante tutto l’anno e, a tal proposito, qualcuno mi ha chiesto se e come riuscissi a fare una tale previsione e cosa succede se poi durante l’anno serve una candela che non abbiamo.
Ho risposto con queste candeline “pret a porter” che certo, non è come avere una candela di cera vergine preparata nel periodo giusto, presentata, unta e consacrata per lo scopo, ma che si possono fare in qualsiasi momento dell'anno e che ci si può accontentare.
Ho messo qualche candelina a sciogliere sul fuoco in un padellotto (meglio farlo con la terracotta), in pochi minuti con la cera liquida, ho aggiunto erbe, fiori, bacche, olii e/o resine, quindi ho spento il fuoco e ho lasciato che la cera si ri-solidificasse. Non ho neanche dovuto spostarle, non ho rovesciato nemmeno una goccia di cera, non ho sporcato nemmeno la pentola.
Qui c'è il video di come ho fatto.
Con questo metodo abbiamo una candelina perfetta per scopi minori da fare facilmente e velocemente.
La
soddisfazione che si prova a preparare da se il proprio materiale di
supporto è ineguagliabile, per non parlare della differenza nei
risultati.
È
questo che amo fare: seguire madre natura, mettersi in accordo con i
suoi tempi anche con lavori manuali che devono avere un criterio
stagionale e ciclico durante l’anno.
Oggi mi fermo qui, un
post breve per non stare senza scrivere ma anche non appesantire
sempre tutti gli argomenti, ho un mucchio di resine nuove da farvi
vedere. A presto.
Sara
Ciao Sarina, sono Elis ho letto tutti gli altri articoli da te scritti, ma non ne so assolutamente di resine e cere quindi inutile commentare. Per quanto riguarda questo periodo invernale, tanti auguri per i nuovi inizi. ��
RispondiEliminaCiao Carissima, tante cose belle per il nuovo anno :***
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