Paganizzazione

mercoledì 11 novembre 2020

 

È un termine orribile che mi sa di proselitismo, cosa che, lungi da me, anche su MaterTerra non mi sono MAI sognata di fare, però il termine in un certo senso, rende l'idea.
Chi mi ha seguito per molti anni sul sito forse saprà, che io ormai da due decenni, seguo persone che, in Italia, si interessano di diffusione del nostro tipo di culti, in particolare con chi “osserva quelli che osservano”, cioè gli organi “ufficiosi” che studiano la diffusione dei culti non cristiani in Italia, compreso il paganesimo sotto le diverse forme.
Non mi dilungo su di essi perché non ci serve e anche perché io, in realtà non so esattamente chi siano costoro e per conto di chi abbiano le orecchie lunghe (forse la Chiesa Cattolica, il Vaticano?), ciò che invece mi interessa da vicino, un po’ per curiosità personale, un po’ perché è il mio “campo”, è sapere chi, come e perché dalla fine degli anni 90 (forse grazie alla diffusione di internet e alla facilità di comunicare), si avvicina al paganesimo (usato come termine molto ampio).
Alla fine degli anni ’90, primi 2000, in rete non si vedevano altro che decine di sitarelli stregoneschi uno la fotocopia dell'altro (con un paio di notevoli eccezioni), per lo più erano wiccan o presunti tali: Cunningham aveva scritto “Il praticante solitario”, ma come antesignano degli e-book, pochi sapevano della sua esistenza ed era anche poco diffuso.
Wicca” (il libro) non era ancora stato dato alle stampe (sarebbe successo solo nel gennaio del 2003) quindi, all'epoca, a parte di “rede” e “legge del tre“, pochi o nessuno sapeva bene cosa scrivere sulla wicca, per cui, la vera utilità di detti siti era discutibile.

Ma adesso non sono i siti wiccan che mi interessano e nemmeno quelli che cercavano di distinguersi, ciò che mi interessa è l'utenza dei contenuti stregoneschi, cioè chi si avvicina alla stregoneria, di allora e di adesso.
(Come vedete, essendo uno dei miei interessi principali, è un tema che ricorre molte volte nei miei scritti)
Mi torna in mente questo argomento per vari motivi: uno è una discussione perenne che facevo con il mio caro amico Matteo dell’Accademia delle Arti magiche di Torino da quando veniva su MT, un altro è che da quando il paganesimo on-line, si è spostato dai siti/forum ai blog, a Facebook, possiamo renderci veramente conto molto meglio di chi sono i "nuovi" pagani di oggi, cosa pensano e come vivono il paganesimo, di quando si presentavano dietro ad un nickname e non scrivevano di se altro che poche, impersonali righe di presentazione.
MT, non è un segreto, era nato allora proprio su quelle che volevo fossero le ceneri di quei siti che non proponevano altro che meri elenchi di festività, arnesi, immagini di vampiresse seminude rubacchiate dalla rete, faccine saltellanti e file midi; volevo che la ci si trovasse un aiuto concreto sulla strada del paganesimo, ma l’ostacolo sono stati proprio gli "streghini" che, con più di dieci anni di sevizie (detto in modo scherzoso) perpetrate nei confronti di questa povera Mater, mi hanno cambiata e mi hanno fatto cambiare atteggiamento nei loro confronti.
Con Matteo (e gli altri moderatori che sono stati per anni miei fidi generali), si discute (bonariamente) sul fatto che secondo lui, anche dopo aver passato più di dieci anni ad esserci sentiti fare la stessa domanda un milione di volte, aver dato la stessa risposta per un altro milione e averla scritta in evidenza in almeno 10 punti del sito facilmente reperibili con poca ricerca, avremmo dovuto continuare ad ascoltare ancora la domanda, dare la stessa risposta e indicare dove trovare approfondimenti.
Gli ho sempre risposto che ci si sarebbe dovuti mettere nei nostri panni ad avere tre nuovi iscritti al giorno che facevano sempre le stesse domande le cui risposte era state date tali e quali decine di volte in decine di posti del sito e che erano sempre ben in evidenza…    
Questo fino all‘ avvento di FB e YT  
Grazie a FB (che questo merito ce l’ha davvero) ho ritrovato contatto con vecchie conoscenze del mondo pagano, non vi dico quanto si è rivangato il passato!
Ma anche quanto si sta parlando del presente, tanto che profilo per profilo, si arriva a conoscere i pagani di oggi con tanto di nome e cognome, indirizzo, fotografie proprie e di famiglia (e “famigli“), blog, proprie credenze sbandierate ai quattro venti e tutto ciò che di più personale si possa collegare a se stessi.

E perché non manchi proprio nulla, alcuni postano anche video pieni di particolari personali in cui parlano di se e della propria pratica al fine di “divulgare”.
Sono caduta dalla sedia.
Ma dov'è finito
il segreto?
Dove sono i quattro fondamentali della stregoneria: Immaginazione, Volontà, Fede e il GUSTO della SEGRETEZZA?
Perché nessuno glieli ha insegnati?
Cado nella disperazione di avere davanti una generazione di “streghe american postal market MTV”, ma con coraggio vado avanti nei loro discorsi:“..mi sono avvicinato alla stregoneria per noia e l’ho letto su Top Girl, sono wiccan, credo nella dea e nel dio, mi rifaccio al keltismo, sono uno sciamano tuvino, ieri mi si è rivelato il dio Odino e col gruppo facciamo rituali degli sciamani Nativi Americani, leggendo i tarocchi e usando le rune Futhark per invocare Arianhrod..
Quando non è: “.. sono uno shapeshifter (muta forma) non mi trasformo in animale in senso fisico ma ne assumo le caratteristiche, me lo ha detto il mio animale totem quando mi ha mostrato le mie vite passate, faccio rituali con un vampirista, che non succhia il sangue ma vede il piccolo popolo e fa incantesimi con la sua fata..”
Ma dove siete nati?
Cosa dice prima di tutto la tradizione della vostra regione, della vostra zona, del vostro paese?
Non sentite il richiamo della terra d’origine che vi ha generato, delle radici che i vostri nervi hanno nel luogo in cui siete nati?
Come potete pensare di comprendere le ragioni che muovono altri popoli, altre culture, altri idiomi, altri gesti generati DALL'ALTRA PARTE DEL MONDO?!!!
Per anni quei poveri raminghi sono arrivati sul sito il giorno dopo l’uscita dell’ultimo film fantasy, attratti da “qualcosa“: non è la scintilla ad essere sbagliata, questa può essere Top Girl, può essere il film, può essere qualsiasi cosa che chiama i predestinati alla via spirituale del paganesimo, l'approccio può esser sbagliato, è il passo immediatamente successivo che è fondamentale a ciò che potrebbe davvero essere la loro strada, ma se non c’è più nessuno che accende la candela per illuminare la porta d’ingresso, ovvio che sentiremo sempre solo di streghe naturali e nipoti di zie cacciatrici di demoni.
MT non c'è più, ma io, quando mi sarà possibile, continuerò (fatelo anche voi sulle vostre reti sociali) a dare il mio piccolo contributo alla futura generazioni di pagani.

I vostri commenti sono graditi.
Sara

2 commenti :

  1. Sembra un po' la domanda e offerta sul mercato. Qual é il vero bisogno della gente? Io credo la ricerca della spiritualità intesa come ricerca di risposte a domande esistenziali, ma anche il bisogno di riconnertersi alla terra, ai ritmi naturali, alle origini. L'offerta é invece una società che se ne approfitta e cerca di vendere come meglio riesce. Negli anni 2000 si discuteva su blog e forum, negli anni 2010 era importante mettersi in mostra sui social network, negli anni attuali quel che conta è fare soldi. Se inizialmente si aveva voglia soltanto di emergere nell'ambito pagano vendendo i propri libri e facendo costose conferenze, oggi invece si cerca di vendere tutto ciò che é possibile, anche una foglia di salvia caricata con un plenilunio. Pochi sono quelli che restano fedeli ai propri bisogni e cercano di soddisfarli con la cultura e la condivisione. Ovviamente é solo il mio punto di vista. Eppure mi sembra che oggi la maggior parte di ciò che resta di pagano in rete, va di pari passo con la vendita di oggetti.

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  2. Sono assolutamente d’accordo con te. Questo continuo e assillante tentativo di vendere qualsiasi cosa spacciandola per artigianato pagano è vergognosa. Ci stavo proprio pensando in questi giorni perché continuo a vedere questi sedicenti “content creators” che chiedono soldi per contenuti “esclusivi”. Assurdo.

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