Oggi vorrei solo fare due chiacchiere, ne ho un po' bisogno, ho in mente anche un post polemico, arriverà, uno
solo, prometto.
Devo cercare di essere meno prolissa.
Il
tanto atteso e
desiderato
cambio di stagione mi ha fatto davvero bene, mi sto
godendo
l’autunno,
anche se purtroppo sta già
volando
via.
Mi godo ogni foglia gialla che cade, la
luce tenue, ogni
cinguettio, ogni
filo di fumo di legna, ogni mattinata di nebbia.
Quando torno
dal lavoro infilo un vecchio golf e le ciabatte da giardino, afferro
la scopa e mi fermo fuori a pulire, sbatto
lo zerbino e metto uno straccio pulito, tolgo i crisantemi appassiti;
mi
attardo, almeno un ora,.
Faccio
due chiacchiere con la Carla che passa con il suo cagnolino Tequila
detto “Tetè”, con l”Eugenio che va a messa, con la Cristina
che ritira il bucato steso e con l’Antonella che esce per afferrare
un ciocco dalla legnaia.
L'argomento è quasi sempre il solito, tutti mi chiedono com’è la
situazione e io scrollo la testa...
Spazzolo
la gatta e do biscottini a Ciacione, cammino fino in fondo al
cortile, porto la spazzatura sulla strada.
Prendo
la bicicletta e vado
fino al cimitero a salutare il Babbo,
faccio
il giro del ponte della ferrovia, è solo un chilometro: le
sensazioni di questo momento dell’anno sono impagabili ma
fuggevoli, e ci vuole un anno prima che ritornino.
Mi
sono procurata la caffettiera francese
(quella col filtro a pressione), era già un po’ che ci pensavo e
mai decisione fu più saggia, ho la macchinetta per il caffè
americano da
due decenni e
a desso le alterno, mi faccio una bella tazzona di caffè e la
sorseggio fuori, seduta su un consuntissimo sgabello da giardino a
godermi l’autunno.
Sono
una discreta lettrice, è un’attività che non interrompo nemmeno
d’estate, ma ci sono periodi in cui, causa l’esperienza di
libracci orrendi, mi va di leggere solo l’etichetta del
balsamo.
Come per il cinema, anche per le letture apprezzo
diversi generi.
Ultimamente
ho letto “I promessi sposi” per la terza volta (compresa la
scuola superiore, ma a 15 anni non volevo leggere, volevo sposare
Simon Le Bon). Poi mi sono divertita un mondo con “La Quadrilogia
di Bartimeus”, la storia di un Jinn di cinquemila anni che ne
combina di tutti i colori. Ieri invece ho finito “La lettera
scarlatta” di Hawthorne,
uno dei miei scrittori preferiti, la storia è noiosa, ma la
scrittura è magistrale.
Adesso sono in quel momento per me spiacevole dell’iniziare un nuovo
libro, che come tutti i cambiamenti mi destabilizza (sì, ho diverse
psicopatologie). Ho alcuni
libri sul
Kindle, per esempio “Dracula” di Bram Stoker, “I
racconti del Necronomicon” di Lovecraft
o “Queste oscure materie” di
Pullman
(che è già un po’ che rimando).
Il
bello è che ciò che c’è sul mio dispositivo c’è anche su
quello di Dredd, si mischia tutto e a dire il vero, a me, gialli e
polizieschi non fanno impazzire.
È
il momento dell’anno in cui I lavori stregoneschi rallentano, e il
fatto che la terra cominci a riposarsi mi da un ulteriore senso di
serenità.
Adesso
le attività si spostano in casa, in
questo periodo di “riposo” si
possono ordinare e correggere gli erbari, mettere a posto gli appunti
dell’anno, approfondire un argomento, iniziare uno studio nuovo,
iniziare
un periodo di introspezione in cui fare un bilancio della nostra vita
in quanto praticanti del culto a cui ci dedichiamo.
Anche
semplicemente fare
lavoretti “pagani” (la mia adorata amica Ilaria è bravissima e
mi sta insegnando ad usare meglio il pirografo).
Da
adesso al solstizio di inverno c’è un mesetto per l’inchiostro
ferro gallico, in gennaio ci saranno
le candele.
Ciò
che mi dispiace adesso è non poter vedere gli amici cari
dell’Accademia.
Sara
❤❤❤
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