In questi giorni pensavo a cosa poter dire dell’ Equinozio di Primavera senza cadere nei soliti cliché, avevo anche scritto uno dei miei soliti polemicòni sui tecnopagani del 2021, cercate di capirmi: anche questo sabba lo trascorriamo da soli, senza vederci, abbracciarci, consumare un pasto insieme e celebrare i misteri della Dea e la cosa mi pesa enormemente.
Il
polemicòne
poi l’ho scartato perché, che io mi lamenti o no, la situazione
per ora non cambia, spero per il Solstizio d’Estate,
ma allora, visto il caldo, comincerà il mio “lockdown” personale
annuale.
Beato
chi celebra da solo da sempre e si trova bene così.
Iniziamo
col
dire che l'Equinozio di Primavera segna il passaggio dall’Inverno
alla Primavera, che
nell’emisfero boreale (il nostro), cade tra il 19 e il 21 di marzo
(quest’anno è il 20, oggi)
e che in questa data le ore del giorno e della notte, sono pressoché
identiche su quasi tutta la Terra.
Per
questo, “Primavera” è uno dei Sabba Minori
della Ruota dell’Anno.
Il
Neopaganesimo chiama
questa festa “Ostara”, che deriva dalla dea Germanica “Eostre”,
parola che in seguito si è trasformata in Easter (Pasqua in
Inglese).
Il
tema principale della festa è il risveglio della Natura, che
credo sia percepibile anche in città, è un brulicare di vita, di
fiori, di api e di uccelli: l’altra mattina alle cinque e mezza,
nel cortile dell’ospedale, faceva anche freddo, ma c’era
una
gran
riunione
di passerotti chiacchieroni, sembrava
proprio che si raccontassero avventure o che si stessero mettendo
d’accordo per chissà cosa.
Anche
per noi deve essere il momento del risveglio delle nostre energie;
durante
i mesi invernali, come la Terra ci siamo riposati, abbiamo guardato
dentro noi stessi per liberarci di ciò che ci pesa e non portare con
noi ciò che non ci serve più in tutti i campi della nostra vita,
dallo spirituale al concreto. Ora è il momento di mettere in pratica
questo “lavoro” interiore con l’impegno, è un momento di
equilibrio e rinnovamento.
I
lavori da fare in questo periodo sono ovviamente legati alla semina e
alle piante.
Io lo faccio da qualche anno in un piccolissimo orto che ho
ricavato da un tratto di cortile ghiaioso e come vi dicevo, coltivo
non più di una ventina di piante, quelle adatte al terreno e
all’esposizione solare, e quelle che mi servono e che
trasformo.
Quando
non avevo l’orto, lo facevo nelle vaschette sul bel
balcone di mia mamma,
non
è difficile,
è meno impegnativo e i risultati sono ottimi; ricordo che abbiamo
seminato e cresciuto una Digitale
Purpurea
e una Lanata
alte un
metro e mezzo, erano magnifiche, tutto
in vaso.
Si inizia con tre, quattro piante, quelle più
conosciute: salvia, rosmarino, menta, alloro, basilico... In due, tre
anni, ci si rende conto di come si comportano e se
le cure che abbiamo riservato loro sono adatte a renderle rigogliose.
Io ho imparato tutto in rete e dalla mia esperienza anno dopo anno.
Durante
la celebrazione
è bello scambiarsi bustine di semi, benedirli
con il potere del gruppo (o
con la vostra propria essenza) e
metterli subito in terra. Per fare questo prendiamo delle uova,
togliamo la parte superiore del guscio senza romperlo, facciamo
deliziose omelette e usiamo il guscio come semenzaio per sfruttare
anche il suo significato di protezione, fertilità,
equilibrio
e promessa di nuova nascita. Una volta sviluppate, le piantine
possono essere messe in vaso con il guscio che non farà altro che
nutrirle.
Non
essendo molto lontani dalla festa della donna, un’altra
pratica molto bella in questo giorno è quella di ricordare tutte le
nostre antenate donne, mamme, nonne, zie e tutte le donne che hanno
ispirato la nostra vita. Potete
ricordarle ponendo una loro immagine sull’altare e creando un
piccolo rituale di ringraziamento e/o dedicazione.
Come
sapete non tengo un altare fisso in casa e non faccio addobbi, non
tengo conto delle corrispondenze e per quanto riguarda colori,
candele, pietre, fiori, mi arrangio con quello che ho e che mi piace
in quel momento.
L’Equinozio
di Primavera è una festa molto bella, il clima è ancora fresco e io
non posso che esserne contenta. Tutti si rallegrano del ritorno della
Primavera, io no, io riesco solo a pensare all’inferno del clima
che avremo fra pochissimo tempo.
Ma adesso smetto di lamentarmi
e vi auguro un felice Equinozio di Primavera.
Sara
P.S. Oggi mi è venuto in mente Narciso, uno degli storici utenti di MaterTerra. Narci, se mi leggi ti ricordo con affetto.
Felice Equinozio anche a te!
RispondiEliminaAnche io ho un piccolo orto/giardino e oggi mi sono dedicata a sistemare, rinvasare, nutrire l'angolo delle aromatiche.
Ciao, grazie del commento ^_^ Il giardinaggio è un'attività magnifica!
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