Chiacchiere e Candelora (Candlemass, Imbolc, Giorno di Brigid, Giorno di Santa Brigida).

domenica 31 gennaio 2021

Sole (non fa freddo nonostante siano i “Giorni delle Merla”)
Ascolto W. A. Mozart – Requiem

Quest’anno su internet s
to vedendo tanti post e video su Candelora (Imbolc, Candlemass), non so se ce ne siano stati molti anche negli anni scorsi (non ci ho fatto caso), o se quest’anno è una Candelora “particolare”; per me
la è sicuramente e per una motivazione ben precisa.

Vorrei anch’io scrivere qualcosa di bello su Candelora, perché è uno dei miei sabba preferiti: alla mia personale classifica dei sabba, ci stavo pensando ieri mentre il bucato girulava nella macchina lavatrice (nota attività stregonica settimanale ^_-).
Poi, pensandoci, ho realizzato che il significato religioso/spirituale/profondo/meditativo/di preghiera delle nostre feste è un aspetto che abbiamo trascurato un po’, perché dato per certo (non scontato), sicuro, sempre uguale, dando più rilevanza all’aspetto pratico/rituale/manuale/ritualistico e anche perché soprattutto, quando nei primi anni duemila cominciarono a spuntare decine di sitarelli wiccan/fotocopia, non vi si trovava altro che meri elenchi di arnesi e di sabba con relative quattro righe di spiegazioni, tutte uguali e non abbiamo mai voluto cadere nella stessa mediocrità; nel significato delle feste, c’è altro che due righe di spiegazione scopiazzate qua e la.
Negli ultimi tempi sento la Dea molto presente nella mia vita, non ho mai dato una personificazione precisa alla Dea, l’ho sempre pensata semplicemente come Natura, raramente come Luna, Diana, Aradia o Minerva, negli ultimi tempi è semplicemente più presente e tangibile. Ciò mi destabilizza leggermente ma in senso buono, è come bere una dissetante bibita frizzante al limone.

Candelora è uno dei quattro Sabba Maggiori della ruota dell’anno e non a caso cade esattamente a metà fra il Solstizio d’Inverno e l’Equinozio di Primavera, è come se fossimo a metà fra il periodo più buio dell’anno e quello in cui ci sarà un nuovo equilibrio.
Dovrebbe essere il momento di un nuovo inizio, il momento in cui utilizziamo le energie ritrovate e rinnovate per realizzare noi stessi in generale o un aspetto della nostra vita in particolare.
Siamo ancora in inverno, fa ancora freddo, ma nell’aria c’è un cambiamento
appena percettibile: se c’è il sole, esso tenta in qualche modo di riscaldare il mondo, si sentono i primi cinguettii, si vedono le prime foglioline sbucare dai tuberi sotto terra, il clima è meraviglioso.
Idealmente, a Candelora, come per i semi, si prepara il terreno per far avverare gli intenti che abbiamo espresso, scritto su pergamena e appeso al ramo di melo a “Inverno”.
Nella tradizione Celtica e in tutte quelle nordiche in generale, la dea associata a Imbolc è Brigid che, schioccando le dita, i cristiani hanno fatto diventare Santa Brigida.
Brigid è la dea celtica della creatività, della guarigione e della forgia, fu venerata in seguito anche dai romani che la assimilavano a Minerva (l’ho letto su Wikipedia ^^’)
Brigid ci aiuta a far emergere le ferite dell’anima, i blocchi che abbiamo a causa di ciò che non abbiamo ottenuto e a cambiare ciò che ci fa stare male.

Ci sono due lavoretti molto belli da fare dedicati a Brigid uno è la famosa Croce di Brigid in cui quest’anno mi sono cimentata anch’io per la prima volta con un bello spago di juta che avevo in un cassetto da anni, ma si può fare con diversi materiali: le striscioline di carta, il vimini, gli steli di lavanda, le spighe di grano, lo spago e la lana, insomma tutto ciò che sia pieghevole e resistente; il secondo lavoretto è la bambolina sempre con gli stessi materiali. In rete ci sono molti consigli a riguardo.

Le candele sono le protagoniste indiscusse di questa festa, in questo periodo da anni, faccio tutte le candele che mi servono, ad esempio un grosso cero che tengo acceso durante le mie attività stregoniche giornaliere, due ceri da altare, una candela per ogni sabba e una per ogni esbat e così via, se siete interessati a farvi da soli le candele, dopo i primi due o tre anni diventerete bravissimi a capire quante ve ne serviranno durante tutto l’anno.
Di solito in questo periodo in Accademia vi svelo i miei segreti pratici sulle candele, non appena sarà possibile riunirsi ho intenzione di recuperare tutto il tempo perso.
Un’altra attività che sono solita praticare a Candelora, è la presentazione degli oleoliti per la guarigione come ad esempio, Angelica, Basilico, Alloro, Camomilla, Rosmarino, Lavanda. che io stessa produco nel periodo estivo
I nuovi strumenti come coltelli, bacchette, bastoni, grimori, sono altre cose che “presentiamo” e consacriamo” a Candelora perché possano servirci sia nel sacro cerchio che nell’attività stregonica di ogni giorno.

Accendiamo il fuoco e rimaniamo qualche minuto nella sua contemplazione, bruciamo gli intenti del ramo di Melo del Solstizio di Inverno per ottenere ciò che desideriamo.
Non compro e non benedico semi in questo periodo, lo faccio dopo 28 giorni; mi reco al più vicino corso d’acqua che è un torrentello appena fuori dal paese (immaginando ahimè che sia una fonte dedicata a Brigid) e immagino che le mie preoccupazioni e le difficoltà mie e della mia famiglia, scorrano via lentamente con l’acqua.
Non parlerò di corrispondenze perché non sono il mio forte, sia per quanto riguarda colori, pietre,
erbe e decorazioni, mi lascio guidare dal momento.
Candelora è sicuramente una delle feste più belle e significative della Ruota dell’Anno, per me è un bel periodo proprio per il clima sia meteorologico sia spirituale che si respira.
E anche la Candelora dobbiamo trascorrerla da soli perché non possiamo vederci ç_ç Non vedo l’ora di poter tornare in Accademia e abbracciarvi tutti.

A proposito vi invito a controllare la pagina Facebook dell’Accademiadelle Arti Magiche di Torino perché in sostituzione delle lezioni in aula, stanno programmando un mare di serate su Zoom per davvero tutti gli interessi: si va da Magia Pratica ad Arti Divinatorie, alla Magia della Cera, a Grimorio, Libro delle Ombre e Libro Specchio, alle Pietre ai Talismani, la maggior parte delle quali, sono gratuite.
Ci vediamo su Zoom!
Sara


Se c’è il sole a Candelora, de l’inverno semo fora, ma se piove o tira vento, de l’inverno semo dentro
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